26/01/2006

Dopo aver studiato recitazione alla celebre National Academy of Performing Art norvegese, Ane Dahl Torp ha esordito al cinema nel 2002 con iI cortometraggio di Stefan Faldbakken, Anolit e da allora si è divisa tra televisione, cinema e teatro. Nel 2003 ha lavorato nel successo di Alexander Eik, The Woman Of My Life e nel 2004 nel premiato film di Torun Lian, The Colour of Milk. Quest’anno, ben tre film in cui è protagonista usciranno nelle sale, compreso l’attesissimo High School Teacher Pedersen di Hans Petter Moland in cui è un medico dalle idee rivoluzionarie.

Cineuropa: Essere un’attrice è sempre stato il tuo sogno nel cassetto, oppure è stata una strada intrapresa per caso?
Sin da bambina sognavo di fare l’attrice. Ma non osavo dirlo ad alta voce, almeno fin quando mi hanno detto che ero stato ammessa alla National Academy of Dramatic Arts. E anche quel giorno, non riuscivo a crederci, potevo solo ‘sussurrare’ a me stessa che sarei diventata un’attrice.

Ora sei tra le più ricercate attrici norvegesi. C’è stato un film in particolare che per te ha rappresentato un punto di svolta?
Un piccolo cortometraggio che credo poche persone abbiano visto, Anolit. Improvvisamente, per un po’ sono stata la bella sorpresa dei provini. Ma la parte che più mi ha dato credibilità presso il grande pubblico, in cui ho avuto veramente l’opportunità di dimostrare qualcosa, è stata probabilmente la ragazza madre tossicomane dalla vita difficile nella serie tv Black Money, White Lies.

Hai tre film in uscita nel 2006. Raccontaci dei personaggi che interpreti, in particolare in High School Teacher Pedersen di Hans Petter Moland?
Il 2005 è stato un anno molto impegnativo e divertente. Ho interpretato un’adolescente sotto protezione nella serie tv poliziesca Codename Hunter, una sbandata in Restless [+leggi anche:
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scheda film] di Stefan Faldbakken, la moglie di un depresso nel film di Håkan Bjerking No Tears, ed una fanatica rivoluzionaria in High School Teacher Pedersen di Hans Petter Moland. Volevo questa parte disperatamente, per Moland, per la storia e per il ruolo in sé. Il personaggio che interpreto, Nora, combatte per qualcosa più grande di lei, qualcosa che mi ha toccato profondamente, e vive un’evoluzione estremamente interessante lungo tutto il film.

Quali progetti hai per il 2006?
L’unica cosa certa è che tornerò al Det Norske Teatret, dove lavoro quotidianamente. Quest’anno ho tradito spesso il mio teatro, sono stata un sacco di tempo via per le riprese. Riprendiamo il successo dello scorso anno, The Ice-castle in cui ho il ruolo da protagonista….sarà dura…il teatro mi terrorizza molto più del cinema.

Come ci si sente ad essere la Shooting Star norvegese 2006?
Hmmmm….sono orgogliosa, felice ed emozionata!