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Belgio / Francia / Stati Uniti

Ben Stassen e Benjamin Mousquet • Registi di Hopper et le Hamster des Ténèbres

"Una scena d'azione è mezza pagina di sceneggiatura e sei mesi di lavoro di animazione!"

di 

- Abbiamo incontrato i registi del film d'avventura per famiglie, neonato dello studio belga nWave, fiore all'occhiello dell'animazione europea d'esportazione

Ben Stassen e Benjamin Mousquet • Registi di Hopper et le Hamster des Ténèbres
(© Aurore Engelen)

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, uscito nel 2019, ha registrato più di 850.000 entrate in Francia.

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Cineuropa: Da dove viene il progetto?
Ben Stassen:
Si tratta di una sceneggiatura che abbiamo acquistato da Sony Pictures Columbia. L'avevo letta e avevo pensato che fosse fantastica, quindi ho contattato Sony. Conoscevano un po' la nostra reputazione, così abbiamo stretto un accordo.

Che cosa avete trovato di particolarmente eccitante in questa storia?
B.S.:
Ci sono molte belle storie, non è poi così difficile trovare una buona storia. Ma passare da una grande storia a una grande sceneggiatura è un'altra questione. Hai bisogno di personaggi interessanti e multidimensionali, una buona trama. E poi qui c’era l'avventura, naturalmente, ma anche l'aspetto dello sviluppo personale del personaggio di Hopper.

Benjamin Mousquet: Era una sceneggiatura davvero entusiasmante, che mi ha ispirato molto. Mi ha fatto ridere, commuovere, ma soprattutto, mentre la leggevo, potevo già vedere alcune scene.

C'erano anche interessanti opportunità di animazione nei vari scenari allestiti e nelle scene di folla?
B.S.:
I nostri ultimi film erano fortemente radicati nella realtà, Bigfoot Junior ovviamente, ma anche Rex, ambientato a Buckingham Palace! Qui, ci è piaciuto scoprire un mondo fantastico e completamente immaginario leggendo la sceneggiatura. Ci sono ovviamente elementi da legare alla realtà, ma in maniera molto eterogenea. Mi ha davvero intrigato, per una volta, virare verso la fantasia. E poi è vero che tra la descrizione della scena dei maiali marshmallow, per esempio [pareti composte da maiali impilati come cubi stile Tetris che si muovono a tutta velocità per intrappolare i personaggi, ndr], e la sua messa in scena, c'è un mondo. Le scene d'azione sono spesso mezza pagina di descrizione, ma equivalgono poi a sei mesi di lavoro in animazione! Penso che sia stata la sceneggiatura più compiuta che abbiamo mai avuto, ma anche quella che ha lasciato più spazio all'immaginazione.

Ci sono anche diversi riferimenti cinematografici che avranno rappresentato una vera sfida, a Indiana Jones in particolare, ai film d'avventura e di cavalieri in generale.
B.M.:
Questo era parte del divertimento. Le strizzatine d'occhio erano già presenti in sceneggiatura. Hopper aveva ad esempio la giacca di Indiana Jones. Quindi, è stato necessario trascrivere tutto ciò sullo schermo. È stato anche divertente per noi poter toccare le note della nostalgia.

Quali sono state le sfide maggiori di questo film?
B.S.:
In termini di produzione, di fronte a questo tipo di sceneggiatura, devi controllare il dispendio di energie, tempo e budget ovviamente. Il budget è un po' più alto rispetto ai nostri film precedenti, ma non era nemmeno il doppio. È stata una vera sfida, potersi divertire, senza dover tagliare continuamente la sceneggiatura.

B.M.: Inoltre ci sono molti personaggi, molti scenari, gestione della folla. Abbiamo anche ricostruito una città, cosa che non avevamo mai fatto prima. Ogni nuova sequenza portava una nuova sfida. Abbiamo cercato di effettuare dei test il più velocemente possibile, per vedere cosa fosse fattibile, fin dallo storyboard.

Come lavorate insieme?
B.S.:
Storicamente, io ho sempre scritto, prodotto e diretto. Ma da Sammy 2 [+leggi anche:
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lavoro con un co-regista. Qui è Benjamin che fa tutto il lavoro, mentre io parlo [ride]. No, sul serio, qui ho trovato la sceneggiatura e condotto le trattative. Sono più in supervisione. Ho uno sguardo più distante. Benjamin ed io siamo co-architetti, e Benjamin è il vero imprenditore. C’è da notare anche che spesso ci sono diversi registi nei grandi film d'animazione americani, e c’è un motivo per questo. È così frammentato. Un animatore produce 30 immagini al giorno, 1,25 secondi di film!

Quali sono i vostri progetti?
B.S.:
Ora abbiamo un progetto in produzione, Don, diretto da Jérémie Degruson. Il film racconta le avventure di Don Chisciotte, oggi a New York. Ma per me l'avventura è finita, me ne vado, ho venduto nWave, e Hopper sarà il mio ultimo film.

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(Tradotto dal francese)

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