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BLACK NIGHTS 2020 Concorso Opere prime

Sonia Liza Kenterman • Regista di Tailor

"Il cucito è un mondo fatto di piccoli dettagli"

di 

- Abbiamo parlato con la regista esordiente Sonia Liza Kenterman di Tailor, dopo aver celebrato la sua prima mondiale in un vero cinema

Sonia Liza Kenterman • Regista di Tailor
(© Nikolas Kominis)

Mostrato all’interno del Concorso Opere prime del Tallinn Black Nights Film Festival, Tailor [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Sonia Liza Kenterman
scheda film
]
si concentra sul personaggio di Nikos (Dimitris Imellos). Proveniente da una famiglia di sarti, deve seguire le orme di suo padre, sebbene il negozio stia fallendo. Ma non appena Nikos è costretto a risolvere le cose da solo, scopre che c’è qualcosa nella vita che conta di più di un abito dal taglio perfetto. Abbiamo parlato con la regista del film, Sonia Liza Kenterman.

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Cineuropa: Presta molta attenzione ai vestiti e anche ai tessuti nel film, li guarda con la stessa cura con cui li guarda Nikos. Ha lei stessa delle esperienze con i costumi?
Sonia Liza Kenterman: No, semplicemente mi piace la moda! Quanto più scoprivo sul cucito mentre scrivevo la sceneggiatura, più ero affascinata da questa rigida gerarchia e dalle regole molto severe che nessuno può infrangere. I sarti sono molto devoti alla loro arte e al loro mestiere, che hanno iniziato ad apprendere sin da bambini. È uno sforzo che dura tutta la vita per migliorare sempre di più. Ero molto ispirata da tutto ciò che riguardasse la creazione di un abito o di un vestito da matrimonio. Insieme agli attori, siamo andati a vedere cucitori e sarti al lavoro per saperne di più. È un mondo fatto di piccoli dettagli.

È un lavoro che è molto cambiato, come afferma uno dei personaggi nel film, e Nikos deve solo adattarsi. Quando cammina per strada, così elegante nel suo abito perfetto, sembra un alieno.
È vero, e la commedia è nata proprio dal fatto che lui è così diverso. È cresciuto con queste idee datate riguardo a come un uomo debba vestirsi, finché non lascia il suo negozio e si deve confrontare con la realtà. Sembra davvero un personaggio di qualche film d’epoca. Ma non ha più clienti – nessuno pagherebbe così tanto per un vestito. È un po’ un sognatore, molto ingenuo.

È probabile che questa sua ingenuità renda l’amicizia con la bambina un po’ meno stridente.
Quando ho discusso di questo insieme all’attore, l’idea era che questa bambina di nove anni fosse la sua unica amica. Egli non ha una vita sociale, e probabilmente non ha mai avuto una fidanzata – è questa l’unica relazione che ha. I due hanno una routine: si inviano barchette di carta l’un l’altro. Lui è rimasto fermo a quel tempo ed è più semplice comunicare con una bambina piuttosto che con gli adulti. Solo al momento del montaggio abbiamo realizzato che potrebbe essere considerato strano quando lui le bacia la mano e così via. Spero che non sia così, poiché è veramente onesto e innocuo.

Inizialmente, quando sta seduto da solo in ufficio, ricorda un po’ il cinema muto.
Abbiamo studiato molte commedie francesi degli anni ’60 – in questi film, gli attori erano molto confinati in un certo senso, ma c’è anche molta eleganza e compostezza. Abbiamo studiato anche i film di Buster Keaton, per il suo movimento e la componente fantastica. Tuttavia, ho sempre voluto che ci fossero pochi dialoghi.

C’è un aspetto fantastico nel suo film e in questa storia, ma riesce comunque a mostrare la società attorno al protagonista: gente senza soldi e con opportunità limitate, non proprio disposte ad aspettare tre settimane per un abito. Come ha voluto combinare questi due aspetti?
Volevo includere questi due mondi nel film. Il protagonista porta con sé la commedia, con il suo approccio fiabesco, quindi la sua entrata nel mondo “reale” ha delle qualità liriche. Ma questo mondo è il mondo dell’Atene di oggi! Nikos vede le cose diversamente – per lui le cose belle hanno bisogno di tempo. Quindi, quando esce ed incontra questi potenziali clienti, è il tempo che li fa allontanare. Loro sono abituati ad avere tutto in modo veloce ed economico, proprio come me, mentre lui proviene da una professione che valorizza il tempo e la relazione tra il sarto e il cliente.

Suo padre mantiene i vecchi modelli dei clienti che non sono più in vita. Egli è ancora più ancorato alle proprie tradizioni.
Nikos ha vissuto nell’ombra di suo padre, ed era impossibile per lui evadere da questo mondo limitato. Non solo perché suo padre è molto autoritario, ma anche perché Nikos non ha trovato la forza di prendere realmente in mano la sua vita. Probabilmente aveva le proprie idee su come cambiare le cose – dopo tutto, è lui inventa questo “negozio su ruote”, semplicemente non ha mai avuto il coraggio di condividerle con suo padre.

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(Tradotto dall'inglese da Chiara Morettini)

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