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FANTASIA 2020

Daria Woszek • Regista di Marygoround

"La mia protagonista è vergine e ne è felice"

di 

- Abbiamo parlato con la regista polacca Daria Woszek, che dà una nuova accezione al fatto di essere "toccate per la prima volta" nel suo film Marygoround

Daria Woszek  • Regista di Marygoround

Nel film Marygoround [+leggi anche:
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, la cui anteprima era fissata inizialmente al Festival SXSW, Daria Woszec si focalizza su una vergine Maria (Grażyna Misiorowska) che lavora in un negozio di alimentari –  e non sta su un altare – e che scopre che sta per andare in menopausa. Il film si è aggiudicato i premi per il miglior film e per la migliore attrice al Fantasia Film Festival in Canada, e ne abbiamo parlato con la regista.

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Cineuropa: Anche Stevie Nicks, a quanto pare, ha affermato che il rock e la menopausa non vanno d’accordo. Cosa l’ha spinta a trattare un argomento di cui la maggior parte delle donne preferisce non parlare?
Daria Woszec: Viviamo sempre nella sua ombra. Si dice che quando attraversi questa “linea magica”, la tua vita è praticamente finita. Non sei più in grado di avere figli, diventi trasparente. Tuttavia, ho avuto la possibilità di osservare sia Grażyna che mia madre, e subito mi sono accorta che si tratta di un’esperienza completamente diversa. Dopo la menopausa, molte donne sentono di poter essere finalmente loro stesse. Non ti importa più se qualcuno ti trova attraente, non fai nulla che non hai voglia di fare. Non definisci te stessa attraverso il tuo ruolo sociale. Mia madre mi ha detto che, se avesse saputo ciò che sa ora, mi avrebbe cresciuto in maniera differente.

È interessante la sua scelta di mostrare un momento in cui il corpo femminile cessa di stare al centro dell’attenzione, poiché il cinema di genere…
…tende a feticizzarlo?

O ne è spaventato, direi.
Giocare con i generi mi è sempre interessato. Lo trovo divertente, soprattutto perché hai la possibilità di trattare questioni importanti senza assumere la posizione di mentore. È un tipo di gioco in cui tutto è ambiguo. In Polonia, questa tradizione del “cinema dell’ansia morale” è ancora molto forte – le persone temono di esser considerate “frivole”. Ma non devi essere estremamente serio su tutto. Preferisco piuttosto fare domande e ascoltarne le risposte. Marygoround sicuramente mostra gli uomini in maniera distorta, sono le donne a prendere ogni decisione, al contrario di quello che succede nell’ambiente patriarcale cattolico. Qualcuno a me vicino, ha sottolineato che con Mary gli uomini si rendono conto di non conoscere pienamente le loro mogli. La mia protagonista è una vergine e ne va fiera, non le importa del sesso.

In Marygoround c’è un tocco retrò – specialmente nel negozio in cui lavora, che sembra veramente anni 80.
Questo posto esiste ancora! Ricordo bene come era la vita nella Polonia post-comunista – il modo in cui guardavamo le riviste colorate tedesche, arrossendo. Ci dimentichiamo di quei giorni, cancelliamo la storia. Parlo di molte cose ritenute imbarazzanti, ma allo stesso tempo voglio mostrare un mondo che non può essere circoscritto: può essere ovunque e da nessuna parte.

Il suo è quel tipo di film che dipende molto dall’attrice. E lei ha scelto una persona che non ha molta esperienza di fronte alla camera. Perché?
Conosco Grażyna da quando ero una studentessa. L’ho vista più volte sul palco ed è in grado di starci: riesci a sentire i suoi pensieri. Non avevo intenzione di scegliere attrici famose, associate già a ruoli interpretati in precedenza. Questo film è incentrato letteralmente su Grażyna, tanto che ad un certo punto ho iniziato a scriverlo avendo lei in mente.

Immagino che molti metterebbero Marygoround in una scatola con scritto: “Strano, femminile”: No. Volevo mostrare come anche noi spesso ci comportiamo come gli uomini. Per loro c’è un impulso, un’azione e una reazione. Ma ci hanno mai pensato che forse a una donna piaccia altro? Molte mie amiche della mia età hanno confessato di non aver mai avuto un orgasmo, ma lo fingono per far sentire meglio il proprio partner. In questi racconti, nessuno si è mai chiesto come ti dovresti sentire. Sono a conoscenza del fatto che, data l’attuale situazione, sarò probabilmente accusata di aver offeso il credo religioso di qualcuno. Comunque, per me, la femminilità è tutta una questione di contraddizione: sacro e profano, innocenza e forza, e la verità sta sempre nel mezzo, tra una donna “disonorata” e la figura di una santa. Un mio amico ha affermato che è il primo film polacco sulla natura selvaggia della sessualità femminile, dopo Femina di Piotr Szulkin, e che sono stata coraggiosa perché quest’ultimo ha fallito subito dopo la sua uscita. C’è una sua intervista, nella quale dice: “I tuoi film e le tue fantasie erotiche non devono necessariamente invadere la santità che consideri importante” – e questo è in qualche modo anche il motto di Marygoround. Trent’anni fa, le persone non erano pronte a questo. E chi lo sa? Forse non molto è cambiato da allora.

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(Tradotto dall'inglese da Chiara Morettini)

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