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ITALIA

Simonetta Dellomonaco • Presidente, Apulia Film Commission

“C’è bisogno di scovare nuove storie, adeguate alla contingenza”

di 

- Simonetta Dellomonaco di Apulia FC parla delle strategie per affrontare l’emergenza e dell’idea di costruire degli Studios in collaborazione con Netflix e Film London

Simonetta Dellomonaco • Presidente, Apulia Film Commission

Il nuovo Apulia Film Fund che la Regione Puglia ha previsto avrà una dotazione di 5 mln di euro e Apulia Film Commission è stata indicata dalla stessa Regione come Organismo Intermedio per la gestione del fondo, una trasformazione che mira anche ad agevolare la ripresa, dopo il periodo di crisi generato dall’emergenza Covid-19.

“La strategia regionale per affrontare l’emergenza Covid-19 ha infatti come punti principali diminuire la burocrazia, lavorare in sicurezza e aumentare l’innovazione -, spiega Simonetta Dellomonaco, presidente di AFC, a Cinema & Video International – e si sposa bene con la necessità, ora particolarmente sentita, di agevolare le produzioni audiovisive che intendono venire in Puglia a partire dalla ripresa delle attività di shooting. Insieme con la Regione Puglia stiamo mettendo a punto numerosi strumenti sia in regime di aiuti alle imprese che potranno contare sul supporto diretto di AFC, che come bandi rivolti agli autori finalizzati a creare innovazione.”

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Cinema & Video International: Intanto, si è aperta il 15 aprile la seconda sessione del bando dellApulia Development Fund: ci sarà tempo fino al 15 maggio per presentare le candidature, mentre le domande ammesse della prima sessione, 15 in totale, saranno tutte sostenute da Apulia Film Commission, che ha deliberato in via straordinaria, considerato il momento particolarmente difficile per il settore, un incrementando della dotazione finanziaria.
Simonetta Dellomonaco:
Il sostegno agli autori è fondamentale, ora più che mai c’è bisogno di scovare nuove storie, adeguate alla contingenza.

Quali sono le storie più adeguate alla contingenza?
Quelle del Terzo Settore, ad esempio, che arriveranno attraverso la nuova edizione del Social Film Fund, sviluppato insieme alla Fondazione Con il Sud, che abbiamo deciso, in accordo con la Regione Puglia, di rifinanziare. Poi ci sono tutte le storie legate al gaming, ai formati cross-mediali e all’animazione, oggetto del nuovo Apulia Shorts&Digital Fund, con cui cerchiamo proposte incentrate sui nuovi formati digitali, anche in relazione alle modalità di consumo e fruizione on line.L’attenzione ai nuovi formati ha animato anche il progetto di costituzione di un Polo Produttivo del Digitale all’interno dell’Apulia Film House, che doveva essere inaugurata ad aprile. Sarà sviluppato insieme alle imprese pugliesi che lavorano appunto nell’ambito dell’animazione, del gaming, dei contenuti cross-mediali e della post produzione. Sarà per loro come una pista d’atterraggio e il nuovo fondo costituirà una rampa di lancio. L’Apulia Film House sarà anche una vetrina per le nuove produzioni sperimentali che prende a modello altri importanti poli dell’immagine europei. Iniziamo con le imprese esistenti sul territorio, con l’ambizione di attrarre nuovi insediamenti, magari dal nord Italia, dove esistono tante realtà impegnate in questo settore.

Dal punto di vista delle infrastrutture, mentre proseguono i lavori di realizzazione dei nuovi Cineporti di Brindisi e Taranto, è stato avviato anche uno studio di fattibilità per la realizzazione di teatri di posa e water tank. Avete già individuato il partner privato?
Siamo aperti alle collaborazioni. Abbiamo avuto diverse interlocuzioni con Netflix, nate a seguito dell’esperienza del film Lo spietato [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
di Renato De Maria, interamente girato a Foggia all’interno della fiera campionaria, per quasi 5 settimane l’anno scorso. Prodotto da Bibi Film, con Rai Cinema e Indie Prod, il film è stato poi acquistato da Netflix, che era già arrivato in Puglia con Six Underground di Michael Bay, e che ha recentemente acquistato anche il nuovo film interpretato da Sofia Loren La vita davanti a sé di Edoardo Ponti, prodotto da Palomar e girato fra Bari e Spinazzola.

Un connubio che sembra funzionare, quello fra Netflix e la Puglia…
Adesso probabilmente molte cose cambieranno con questa situazione e dovremo capire meglio. Anche Netflix ha parlato di diminuzione della produzione. Le infrastrutture dell’audiovisivo diventeranno sempre più snelle e flessibili e quindi economicamente meno ingombranti, anche noi andremo in questa direzione.

Lidea di costruire gli Studios pugliesi, si incrocia anche con unaltra delle vocazioni dellApulia Film Commission, quella legata al cineturismo.
In questa direzione abbiamo siglato un accordo con Film London a settembre scorso e a novembre abbiamo fatto un Focus a Londra per condividere buone prassi ed esperienze. In questo senso, pensiamo che parte degli studios potrebbero essere costruiti come set duraturi, nel caso di serie che hanno un potenziale per diventare una sorta di landmark.

Oltre agli aiuti alle imprese e il sostegno per gli autori ci sono le iniziative per il grande pubblico…
Che partono dalle attività con cui puntiamo a coinvolgere gli esercenti per realizzare rassegne, retrospettive e film d’autore all’interno di sale virtuali. Le sale cinematografiche sono le nostre antenne disseminate sul territorio attraverso il nostro “Circuito D’Autore” e in questo momento potrebbero realizzare insieme a noi un’azione territoriale estesa e capillare lavorando sull’ audience development e l’audience engagment. Oggi l’esercizio è in grande sofferenza e ha anche bisogno di non smarrire la relazione con il proprio pubblico.

In collaborazione con

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