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Christine Eloy, Laurent Dutoit, Stefano Massenzi • Europa Distribution

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- Incontro con Christine Eloy, Laurent Dutoit e Stefano Massenzi, rispettivamente delegata generale e co-presidenti di Europa Distribution, al recente MIA di Roma

Christine Eloy, Laurent Dutoit, Stefano Massenzi • Europa Distribution
Christine Eloy, Laurent Dutoit e Stefano Massenzi

Il network di distributori europei Europa Distribution ha organizzato lo scorso 21 ottobre al MIA - Mercato Internazionale Audiovisivo di Roma, un panel sulla pirateria (leggi la news). Un’occasione per parlare con la delegata generale Christine Eloy, il presidente Laurent Dutoit (Agora Films) e il neoeletto co-presidente Stefano Massenzi (Lucky Red) del panorama della distribuzione in Europa e delle attività dell’associazione.

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Cineuropa: Come è evoluta la pirateria negli ultimi anni e come è cambiato il lavoro dei distributori?
Christine Eloy:
L’impatto della pirateria sulla distribuzione è gigante. Tutta una parte di possibilità che un distributore aveva di mostrare un’opera scompare. L’impatto è grande sui film commerciali, ma anche sul cinema indipendente. Come ci dicono i nostri membri, distributori di tutta Europa e non solo, la situazione è gravissima, tanto più che oggi la distribuzione, in generale, è fortemente indebolita. C’è differenza tra i 29 paesi che copriamo, la realtà in Lituania non è la stessa che in Spagna o in Italia, ovviamente. Ma in generale, le possibilità di programmazione delle opere indipendenti sono sempre più limitate. C’è sempre la sala, ma la competizione è enorme, in alcuni paesi il numero di film è raddoppiato negli ultimi 15 anni. E c’è grande difficoltà a vendere i film alle televisioni. Poi ci sono DVD e Blu-ray che vivacchiano.
Laurent Dutoit: Di fatto, in alcuni paesi il DVD è calato molto ma c’è ancora, in altri è già quasi morto. E il VoD per il cinema indipendente resta quasi inesistente, il mercato non c’è.

Qual è la vostra posizione nel dibattito sulla cronologia dei media?
L. D.: E’ un tema su cui non c’è consenso tra i diversi paesi, ogni paese ha finestre diverse, alcuni lottano per eliminarle, altri vogliono tenerle. Il mio punto di vista è che i paesi dove ci sono finestre forti, come la Francia, sono quelli dove c’è più diversità, la più alta quota di mercato per i contenuti europei e dove fiorisce il cinema d’autore. Nei paesi in cui si lotta contro le finestre, a favore del day-and-date, come il Regno Unito, la distribuzione indipendente sta morendo. Capisco chi sostiene che il pubblico ha bisogno di vedere tutto istantaneamente e su ogni supporto, ma questo per me significa la fine dell’esperienza della sala. Può funzionare per film specifici, uno o due all’anno, ma non in generale.
Stefano Massenzi: Tutto deve essere fatto nell’interesse del film. Ci sono diversi interessi sul tavolo, che i distributori devono gestire. La tv in chiaro vorrebbe avere i film prima, stessa cosa per la pay tv e il VoD. Il distributore deve proteggere il film e il produttore del film. Una cosa certa è che il sistema delle finestre non deve generare confusione nel consumatore, su cosa è disponibile in un certo momento e cosa no. La giungla porta solo danni. Il sistema rigido attuale, però, non è al passo con i tempi. Penso che 12 mesi per andare sulla pay tv e 24 per la tv in chiaro, sia tanto. Allo stesso tempo, bisogna fare una distinzione tra i film-evento programmati per un tempo limitato (tre giorni o non più di una settimana), per cui ci vorrebbero finestre più flessibili, e le uscite tradizionali, che andrebbero trattate nel modo tradizionale. Se offro un film che funziona per una settimana, faccio un favore agli esercenti, che non si tengono occupati per troppo tempo. Concentrare il box office in pochi giorni è un buon servizio.

Quali sono le altre questioni sul tavolo di Europa Distribution?
C. E.: Come associazione, ci chiediamo sempre quali sono gli argomenti importanti per i nostri membri in un dato momento. Una delle ultime conferenze che abbiamo tenuto, a San Sebastian, era a proposito dei finanziamenti, per un bilanciamento migliore da quando il film nasce fino a quando viene programmato. Ci saranno altri meeting su come i fondi possono adattarsi al mercato di oggi. Abbiamo fatto diverse conferenze sul VoD, di cui si prevede la crescita ma non si sa in quale chiave. Abbiamo poi affrontato il tema della film literacy: è importante che i bambini abbiano un’educazione al cinema, affinché l’interesse per i film europei non si disperda nei prossimi anni. E’ il lavoro dei distributori: creare interesse nella gente, fare il possibile affinché i film esistano.
L. D.: La politica deve prendere coscienza del lavoro dei distributori. Tanti soldi sono destinati alla produzione, ma poi questi film sono lasciati da soli a combattere nel mercato. Bisogna investire di più nella promozione dei film, per portare quanta più gente possibile a vederli.
S. M.: C’è un grande aumento di produzioni, al cinema e in tv. Ma bisogna anche pensare che quei film vanno aiutati nella distribuzione attraverso sussidi, obblighi delle televisioni, soprattutto il cinema europeo che si sta rafforzando ma rimane debole se paragonato al cinema americano o ai film locali nei rispettivi paesi.

Quali sono i vantaggi di far parte di Europa Distribution?
L. D.: Il vantaggio principale è il networking, la possibilità attraverso i workshop di incontrare altri distributori che fanno il tuo stesso lavoro, in un altro paese, e imparare dalle reciproche esperienze. Possiamo anche condividere i film che ci piacciono, senza essere in competizione. Il network aiuta nell’acquisizione dei film, nel confronto delle strategie di distribuzione e anche nella collaborazione per poster, trailer e strategie di promozione.
S. M.: Anche seguire le tendenze degli altri paesi è basilare. La distribuzione cambia di giorno in giorno, così come i film che piacciono al pubblico, e bisogna essere sempre aggiornati.

Quali sono i prossimi appuntamenti di Europa Distribution?
C. E.: A marzo, è previsto un workshop sull’animazione a Bordeaux, in collaborazione con Cartoon Movie, dove saranno presentati i casi di studio di film d'animazione di vari distributori; un altro workshop sarà ai Sofia Meetings, sulla negoziazione: essendo i distributori innanzitutto compratori e poi venditori, si parlerà di come migliorare le proprie capacità di negoziare, con esperti in materia.

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