email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

Albert Serra • Regista

“Mi sarebbe piaciuto fare qualcosa di più folle”

di 

- Il cineasta catalano Albert Serra presenta, fuori concorso al festival di Siviglia, la sua pièce de chambre La Mort de Louis XIV sull’agonia del monarca assoluto francese

Albert Serra  • Regista
(© Lorenzo Pascasio)

Albert Serra è venuto a Siviglia perché aveva sentito dire grandi cose del XIII Festival del Cinema Europeo. Qui si è tenuta la prima spagnola del suo ultimo lungometraggio: La muerte de Luis XIV [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Albert Serra
scheda film
]
, produzione tra Francia, Spagna e Portogallo, girata in francese e in un’unica location, con al centro un monarca prostrato nel suo letto, incarnato dal mitico Jean Pierre Léaud.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Cineuropa: La muerte de Luis XIV è uscito da poco in Francia dopo la sua presentazione all’ultimo festival di Cannes. Uscirà anche in Spagna?
Albert Serra:
Sì, il 28 novembre. Uscirà anche negli Stati Uniti, a marzo, perché prima è eclissato dagli Oscar, così come in Inghilterra. In Europa uscirà in Belgio e Svizzera, e in Brasile a gennaio, e dopo in Messico e Corea: è stato venduto meglio degli altri miei film grazie al cast e perché è più accessibile, più omogeneo, non ha la stessa follia degli altri miei lavori.

Forma con Montse Triola, la sua produttrice, un connubio solido, vero?
Sì, è quello che va fatto, credo: hai bisogno di gente stabile e solida alle spalle, visto che oggi è tutto complicato. Siamo soci nella casa di produzione Andergraun Films da anni: abbiamo un ufficio molto piccolo a Barcellona. Abbiamo cominciato a girare questo film con un budget di 370.000 €, il che metteva una tensione enorme perché il set era costoso e doveva andare tutto bene: indagare ogni singolo dettaglio costa. Jean Pierre Léaud ha preso una cifra talmente ridicola da non crederci. Poi abbiamo trovato qualche finanziamento in Portogallo ed è entrata la televisione catalana, ma con una cifra piccola. E’ andata un po’ meglio dopo il passaggio a Cannes: qualsiasi film spagnolo commerciale ha un budget quattro volte più alto.

Ma i suoi film non sono comunque costosi…
Certo, perché la gente non viene pagata come nel cinema commerciale, altrimenti lo sarebbero. Però il lavoro che fanno i miei attori va a Cannes e quello di altri più commerciali non ci va, quindi in termini di qualità sono uguali o superiori. In Francia c’è più rispetto per gli autori che non in Spagna.

E’ la prima volta che tratta un personaggio completamente reale?
Anche Casanova in Historia de mi muerte [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Albert Serra
scheda film
]
era reale, anche se lo mischiavo con Dracula ed era tutto una fantasia. Qui ho aderito di più alla storia. Per far ciò, nella messa in scena devi prendere decisioni continue: puoi dare la sensazione di stretta verità, nei gesti, negli oggetti e in rapporto allo spazio, o dare più forza alla trama, al dialogo o al sentimento. In questo caso, essendo fedeli al fatto storico come riportato dagli scritti, cerchiamo di ricrearlo evitando il più possibile il cliché, cosa per niente facile.

E’ riuscito però a riportare il personaggio nel suo terreno?
E’ la volta in cui ho portato meno un personaggio nel mio mondo: è difficile trovare un vero equilibrio, la giusta fedeltà alla storia; abbiamo lasciato fuori alcuni discorsi che pronunciò il monarca prima di morire, per esempio. Mi sarebbe piaciuto aggiungervi un po’ di follia, ma era difficile per le limitazioni di spazio: qualsiasi stravaganza che avessi inserito avrebbe ucciso la credibilità dell’insieme. Nel mio film precedente lo si poteva fare, perché il punto di partenza consentiva tutto e anche le numerose location, molte delle quali esterne.  

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dallo spagnolo)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Leggi anche

Privacy Policy