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Giovanni Costantino • Distributore

"Momento storico giusto per fare qualcosa di diverso"

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- Dopo il successo di Spaghetti Story, Distribuzione Indipendente, guidata da Giovanni Costantino, lancia nelle sale Red Krokodil di Domiziano Cristopharo. Le strategie di una distribuzione che punta alla diversità

Giovanni Costantino • Distributore

Distribuzione Indipendente, realtà distributiva per il cinema indipendente, d'autore e di genere al suo terzo anno d'attività, funziona così: i film del suo listino vengono programmati, nelle sale aderenti al progetto, per almeno una proiezione; dopo la proiezione di lancio, le sale possono scegliere liberamente se tenere l'opera in cartellone più giorni oppure no. Il primo film del listino 2013-2014, Spaghetti Story di Ciro De Caro (recensione), uscito il 19 dicembre scorso e "costato quanto un'utilitaria", è alla sua quinta settimana di programmazione, con una lunga successione di sold out. Un successo sorprendente e inaspettato. O forse no? Lo chiediamo al presidente di Distribuzione Indipendente, Giovanni Costantino.

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Giovanni Costantino: A questa domanda potrò rispondere a fine marzo, dopo il lancio de I fratelli Karamazov del regista ceco Petr Zelenka. Soltanto allora potrò spiegare il nostro progetto, ora rischierei di parlarmi addosso. Per questo terzo anno di attività, il catalogo è stato studiato in modo mirato perché sapevamo che sarebbe arrivata l'unione tra circuito off e circuito ufficiale, e che certi film dovevano passare in un determinato periodo piuttosto che in un altro.

Quanto ha incassato finora il film di De Caro?
Siamo partiti con 4 sale, nelle ultime due settimane siamo arrivati a 20, e continuano a chiedercelo. Dapprima due spettacoli al giorno, poi tre, poi quattro. Siamo vicini ai 100 mila euro di incasso. Se fosse uscito in 100 sale avrebbe incassato oltre un milione di euro. Il risultato di Spaghetti Story è una vittoria per tutti, per una generazione che sta cercando di fare qualcosa. Il momento storico è giusto. C'è un profondo bisogno di alternative, e l'insistenza e la caparbietà creano casi come quello, che non ci sarebbe stato senza due anni di proposte diverse e ricercate con cui abbiamo abituato il pubblico e gli stessi giornalisti a quello che facciamo.

Il secondo film della stagione, in uscita oggi 23 gennaio, è di tutt'altro genere rispetto a Spaghetti Story: Red Krokodil di Domiziano Cristopharo, un'opera cruda e per stomaci forti che indaga il dramma del krokodil, una delle droghe più devastanti in circolazione. Come l'hanno accolta gli esercenti?
La risposta è stata buona, sebbene sia un film difficile. Accanto a opere più commerciali, come può essere Spaghetti Story, una distribuzione ha l'obbligo di dare spazio a linguaggi diversi, più intimisti. In questo caso, gli esercenti sono partecipi di un'importante operazione sociale: oltre a far conoscere un giovane regista italiano, proiettare questo film significa creare un monito artisticamente alto contro questa droga. 

Per promuovere Spaghetti Story avevate ideato un urban game. Che tipo di strategia avete pensato per questo film, vietato ai minori di 14 anni?
Abbiamo organizzato una campagna di sensibilizzazione in accordo con i cinema che hanno inserito il film nella loro programmazione (40-50 schermi tra circuito off e ufficiale), con il biglietto d'ingresso a prezzo ridotto per studenti e insegnanti. Non è un'operazione commerciale. Il nostro listino rispecchia il fermento culturale delle nuove leve italiane, la sua varietà di generi. A febbraio, con Una domenica notte di Giuseppe Marco Albano, torneremo invece con un'altra divertente commedia indie.

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