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Giuseppe Tornatore • Regista

“Non esiste una regione al mondo che così piccola abbia ispirato tanto cinema come la Sicilia"

di 

- Dopo aver trionfato all'ultima edizione dei David di Donatello, La migliore offerta di Giuseppe Tornatore esce in diversi paesi europei

E' un buon anno per Giuseppe Tornatore grazie a La migliore offerta [+leggi anche:
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. Dopo aver trionfato all'ultima edizione dei David di Donatello (leggi la news) e il successo al botteghino italiano (1,4 milioni di spettatori), il film esce in diversi paesi europei. In questo suo ultimo lavoro, il regista è tornato a collaborare con Ennio Morricone, autore delle musiche di Nuovo Cinema Paradiso, che considera un complice e un amico. Lo scorso fine settimana ha ricevuto il premio Cariddi alla carriera al Festival del Cinema di Taormina, che si celebra nella sua terra natale, la Sicilia.

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Cineuropa: Dopo tanti anni dietro la macchina da presa, come vede la situazione del cinema italiano attuale?
Giuseppe Tornatore: La situazione è grave, ma non credo sia un problema solo italiano. E' così anche per le altre cinematografie del continente. Oltre a sopravvivere a un crisi, stiamo cercando di non perdere la nostra concezione del cinema, perché in Europa intendiamo i film come opera d'arte, non come un prodotto o come un oggetto di mercato. Sono comunque ottimista e credo che ci riusciremo.

La sua filmografia è molto varia, non si è incentrata su storie tipicamente italiane dopo il successo di Nuovo Cinema Paradiso. Il suo ultimo film, La migliore offerta, è ambientato in Europa centrale e ha un cast anglosassone capeggiato da Geoffrey Rush, Donald Sutherland e Jim Sturgess. Che cosa l'ha attratta di questa storia?
Per me, l'importante è sempre la storia. Ho sentito che era ciò di cui avevo bisogno per raccontare la storia di un uomo incapace di amare, incapace persino di toccare l'oggetto del suo desiderio con le proprie mani. Poi succedono cose che cambiano il suo modo di essere per sempre. Diventa una persona gradevole per lo spettatore, cosa che non è all'inizio del film.  

Deve essere una soddisfazione doppia ricevere un premio che celebra il suo percorso cinematografico nel suo luogo di nascita. Come crede sia stata mostrata la Sicilia al cinema?
Come dice lo scrittore Leonardo Sciascia, la Sicilia è cinema. Non esiste una regione al mondo che così piccola abbia ispirato tanti film e tanto cinema come la mia. Poi diventa quasi sempre un personaggio del racconto, perché la cinepresa si innamora di lei. 

E' da tempo che cerca di portare al cinema Leningrad, l'ultima sceneggiatura di Sergio Leone. E' un progetto ambizioso con un budget più alto del solito e si parla di un cast internazionale. Un paio di mesi fa ha dichiarato alla stampa italiana che a breve avrebbe deciso se andare avanti con questo progetto…
Anche se avevo promesso che avrei preso una decisione, continuo a non poter dire se si concretizzerà. Rimane aperto ma ancora non è pronto per le riprese. La cosa positiva è che continuo a cercare di portarlo avanti. Non mi sono ancora arreso. 

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