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Laurent Dutoit • Distributore

Uno sguardo sulla distribuzione in Svizzera

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Fondata nel 1999, la società Agora Films distribuisce una dozzina di film all'anno. Laurent Dutoit, il suo direttore, cerca di soddisfare l'elevata richiesta di un mercato trilingue che deve tenere il passo con i suoi vicini francesi, tedeschi e italiani.

Cineuropa: Qual è la vostra politica di acquisizione dei film?
Laurent Dutoit: Compriamo i film che ci piacciono e che abbiamo voglia di difendere presso il pubblico svizzero. Non pratichiamo la politica dei "colpi grossi" e non ci giochiamo la sopravvivenza della società su un film. Siamo prudenti. Ci basta che uno o due titoli all'anno vadano bene per pagare le spese generali, ma ogni volta che abbiamo comprato dei lungometraggi che non ci entusiasmavano troppo, pensando che avrebbero avuto grande fortuna, ci siamo sbagliati. Il nostro maggior successo di tutti i tempi, Etre et avoir di Nicolas Philibert, è invece un buon esempio. Ci è piaciuto da subito e, con una procedura più militare che commerciale, abbiamo deciso di difenderlo pensando che avremmo fatto tra i 2000 e i 2500 spettatori. Il film ha registrato 140 000 entrate… L’interesse del mestiere di distributore sta in sorprese come questa.

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Qual è il suo film ideale?
Il film ideale è quello che desidero rivedere appena uscito dalla proiezione e che riesce a farmi sentire qualcosa. Sono aperto a tutti i generi, e non faccio la distinzione, spesso discutibile, tra film d'autore e per il grande pubblico. Quello che importa è la qualità del risultato finale.

Dove e come comprate i film?
Soprattutto nei festival. Cannes, Berlino e Toronto sono momenti privilegiati di incontro con i venditori internazionali, sia per i film finiti che per quelli che compriamo su sceneggiatura. Quindi, in genere, è lì che si concludono le vendite. Peraltro, essendo Agora Films uno degli ultimi distributori nella Svizzera romanza, siamo naturalmente orientati verso il mercato francese. E in tre ore e mezzo di treno, possiamo essere a Parigi a vedere un film.

C'è molta concorrenza per aggiudicarsi i film?
La Svizzera è un mercato piuttosto concorrenziale perché ha diverse strutture indipendenti, e tutte sono alla ricerca della perla. Tutto dipende dal prezzo che i venditori chiedono per un film e dalla nostra valutazione circa la sua redditività sul territorio svizzero. Le loro pretese sono talvolta così eccessive che le opere che hanno un interesse culturale, ma un piccolo potenziale commerciale, a volte non sono distribuite.

Quali sono le specificità del mercato svizzero?
Il frazionamento del paese in tre regioni linguistiche implica tre uscite, sul mercato italiano, tedesco e francese. Noi dipendiamo dal lavoro e dalle scelte dei nostri grandi vicini. Spesso i distributori fiamminghi, francesi e italiani vogliono per sé i diritti di diffusione nella sfera linguistica svizzera che li riguarda, giacché è un bonus che a loro non costa nulla, anche se è sempre più difficile ottenere tutti i diritti video e tv per il nostro territorio. Questa pratica ci indebolisce molto. Per coprire il nostro investimento nell'uscita in sala di un film, dovremmo poter disporre di tutti i diritti annessi.

In quali cinema piazzate i vostri film?
Dato che distribuiamo soprattutto film d'autore, abbiamo un rapporto privilegiato con le sale d'essai. Ma a volte le nostre opere trovano posto anche nei multiplex.

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