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Alain Rocca • Presidente di UniversCiné

VoD: "Se i provider partecipassero al gioco, sarebbe già molto"

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Un'analisi incisiva del mercato del VoD (Video on Demand) in Francia da parte del presidente della piattaforma UniversCiné. Il sito, che raggruppa una cinquantina di produttori e distributori indipendenti francesi, propone 1000 titoli tra il meglio del cinema europeo.

Cineuropa: Qual è la sua analisi dello sviluppo attuale del VoD in Francia?
Alain Rocca: Se i provider partecipassero al gioco, sarebbe già molto. Il 90 % del mercato passa per le offerte VoD dei tre fornitori di accesso Internet (Orange, Free e Neuf). Orange ne rappresenta la metà e non intende sviluppare un'ampia selezione in VoD. Il settore tuttavia si muove, con un tasso di crescita del 50 %, ma potrebbe essere molto più elevato se i provider entrassero in una logica di neutralità e non di verticalità. Ad esempio, un abbonato Orange si vede proporre solo 25 dei 1000 titoli del catalogo UniversCiné. Applicare modelli verticali di copyright a un film per il cinema, che per definizione è un contenuto trasversale, è stupido! E' come se, per quanto riguarda le sale, UGC accettasse di programmare nei suoi cinema solo i film che distribuisce. Ora, chi detiene i diritti accetterà che il suo film venga programmato su un nuovo supporto a condizione che la programmazione abbia veramente luogo. Se ci sono ostacoli, preferisce aspettare.

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Gli indipendenti possono competere con le piattaforme VoD dei gruppi audiovisivi e cinematografici?
Canal Play, ad esempio, è nella nostra stessa posizione: l'estate scorsa, si è vista rimuovere 220 film da Orange. La differenza è che i grandi gruppi hanno business plan che permettono loro di sostenere fasi di sviluppo più importanti. Nel complesso, le piattaforme VoD cinema (una quarantina) rappresentano soltanto il 10 % del mercato. Il restante 90 % è di Orange, Free e Neuf, che propongono pochissimi film. E' come il cane che si morde la coda: dicono che porti pochi nuovi abbonamenti, perciò non ampliano l'offerta cinema. Prendono come modello di consumo quello del video tradizionale, senza capire che si può avere un impatto maggiore con Internet, cosa che il video preso al negozio non consente. Ogni gesto che fai verso l'utente Internet si traduce immediatamente in curve di consumo.

Pensa che la legge contro la pirateria sia un passo avanti decisivo?
Sì, ma se l'offerta legale non decolla, non si potrà impedire ai navigatori di andarsi a cercare con ogni mezzo possibile qualcosa che in modo legale non gli viene neanche proposto. Sono tuttavia ottimista, perché storicamente le situazioni di monopolio non hanno mai retto dinanzi alla domanda dei consumatori e alla volontà dei produttori di contenuti di far circolare i loro film il più possibile.

Quanto velocemente prenderà piede il VoD in Francia?
Nel 2007 eravamo a un milione di visualizzazioni di film su tutta l'IPTV e le piattaforme in Francia, nel 2008 a 6 milioni e nel 2009 si passerà a 25 milioni. Penso che il mercato del VoD cinema possa arrivare a 100 milioni di visualizzazioni all'anno. Ciò che stiamo cercando di capire in Francia è se siamo in grado di sviluppare una filiera cinema in VoD che permetta di monetizzare le opere cinematografiche senza distruggere i canali già esistenti (la sala, il video, la TV) e ampliare la diffusione senza penalizzare gli altri. Una questione appassionante che avrà una risposta definitiva tra quattro o cinque anni.

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