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Frammentazione, consolidamento e cura: quale futuro attende lo streaming di contenuti?

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- Il 6 luglio si è tenuto il panel organizzato dall'edizione inaugurale del Monaco Streaming Film Festival e intitolato “Il futuro dello streaming di contenuti”

Frammentazione, consolidamento e cura: quale futuro attende lo streaming di contenuti?

L'ultima giornata del Monaco Streaming Film Festival (3-6 luglio) si è concluca con un panel intitolato “The Future of Content Streaming”. La conferenza è stata moderata dal direttore del festival Tony Davis e ha visto la partecipazione di quattro prestigiosi relatori: Bruno Soria (direttore associato di NERA Economic Consulting), Krysanne Katsoolis, dirigente, e veterana, del settore cinematografico, Elizabeth Markevich (fondatrice e CEO di Ikono TV) e Vincent Roger (co-fondatore e managing partner di GEM Global Environment Media).

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Davis ha dato il via alla conferenza chiedendo se la crescita delle piattaforme di streaming stia contribuendo a connettere le persone e a creare delle comunità. Tutti i relatori hanno condiviso le loro interpretazioni positive sul ruolo delle piattaforme, poiché la loro crescita fa parte di un "processo naturale" e sono in grado di "unire dispositivi, menti e sentimenti" e connettere persone dagli angoli più remoti del pianeta.

Parlando delle sfide future, Soria ha affermato che i principali ostacoli sono legati alla crescente tendenza degli enti governativi a implementare specifiche normative nazionali nello streaming, mentre il quale è stato concepito come una cosa globale. Inoltre, l'impegno imposto di investire in contenuti locali si traduce praticamente in una tassa che fa lievitare i costi di gestione. Ha anche aggiunto: "La diversità delle regole rischia di frammentare quello che ora è un mercato globale in un mercato nazionale ristretto".

Markevich ha parlato della sua impresa, Ikono TV, il primo canale televisivo sulle belle arti in HD al mondo che trasmette arte 24 ore su 24, 7 giorni su 7 a livello globale, aggregando video e film della comunità dell'arte, dell'architettura e del design.

Successivamente, Vincent Roger ha parlato di GEM TV, la prima piattaforma televisiva ed educativa dedicata a soluzioni ambientali positive, adottando un "approccio mixed-media, centrato sui video, che arricchisce ogni contenuto con dati rilevanti provenienti da ONG, università e fondazioni. La piattaforma, come spiegato nel video promozionale dell'iniziativa, copre nove argomenti: oceano, foreste, acqua, cambiamento climatico, biodiversità, energia, cibo, persone sulla Terra e vita sostenibile. GEM TV sarà completamente accessibile via satellite, cavo e Internet e sarà disponibile su tutti i dispositivi. Tutti i contenuti video, le infografiche e i dati accademici sono accessibili e condivisi tramite piattaforme social. Ha anche menzionato la sua altra nuova avventura, DIEM, che mira a portare "la televisione di alto valore nell'industria del lusso".

Krysanne Katsoolis ha affermato che ora stiamo vivendo un cambiamento tecnologico che passa attraverso la frammentazione, seguita dal consolidamento e poi dalla cura. Ha aggiunto che i progetti degli altri relatori sono buoni esempi di contenuti curati e condividendo con loro lo stesso "approccio a 360 gradi ai contenuti". “Non produciamo solo il film; stiamo anche commercializzando la musica, creando il videogioco, vendendo prodotti ai consumatori. [...] Fondamentalmente è una rete di servizi condivisi”, ha spiegato. D'altra parte, i grandi streamer stanno ancora attraversando una "fase di consolidamento" ma non prestano ancora abbastanza attenzione alla cura.

Nell'ultimo round di contributi, i relatori hanno parlato di diversi possibili scenari futuri. Markevich ha affermato: "Il futuro dello streaming di contenuti è nelle partnership", ovvero nell'unire le forze per produrre contenuti curati e versatili e vedere la collaborazione dei grandi del settore insieme a entità più piccole. Prendendo in considerazione come si svilupperà la relazione tra streaming e cinema, Roger ha provocativamente detto: "Il cinema non esiste più", poiché "il tempo medio trascorso a guardare contenuti su uno schermo al giorno è uguale al tempo medio trascorso in un cinema al mese”, e il valore delle pubblicità generate su YouTube e attraverso i servizi in abbonamento è di gran lunga superiore ai ricavi dei biglietti del cinema e dei popcorn. Quindi, a suo avviso, il futuro del cinema è sulle piattaforme.

Soria ha sottolineato che i teatri dovrebbero ripensare ai loro modelli di business e valorizzare il loro potenziale come "esperienza sociale", invece che come luoghi per "la semplice visualizzazione di contenuti". Facendo un parallelo con quanto accaduto nell'industria musicale e sottolineando l'importanza dell'esperienza, ha affermato che una volta i prezzi dei concerti dal vivo erano più bassi per promuovere l'acquisto di album più costosi; oggi la musica viene spesso offerta online gratuitamente o a un prezzo bassissimo, e i prezzi per assistere ai concerti dal vivo sono aumentati. "Non sto dicendo che questo accadrà anche nell'industria cinematografica, ma forse la creatività porterà un futuro che non possiamo nemmeno immaginare", ha concluso.

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(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)

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