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European Film Market 2007
Il posto giusto per promuovere i film europei

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- Alla Berlinale, lo European Film Market (EFM) 2007 si è rivelato importante quanto Cannes nel soddisfare la richiesta crescente di acquirenti mondiali. Il numero di partecipanti dagli Stati Uniti e dal Giappone è cresciuto rapidamente negli ultimi anni. EMF ha offerto una selezione di vari generi, compresi documentari, film per bambini e horror.

Lo European Film Market (EFM) 2007 ha dimostrato di essere molto dinamico, tanto che molti professionisti pongono ormai Berlino ai livelli di Cannes.

Berlino verso Cannes

Come di consueto, dopo un primo fine settimana molto pieno per i 260 seller e 878 buyer registrati, le cose hanno iniziato a calmarsi da martedì per le proiezioni del mercato. Uno sguardo generale ha dimostrato comunque che lo European Film Market (EFM) 2007 è dinamico, e che molti professionisti pongono ormai Berlino ai livelli di Cannes.

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Un altro genere continua la sua corsa di successo: il film del brivido. Sul versante commerciale, The Orphanage del regista spagnolo Jose Antonio Bayona, co-prodotto da Guillermo del Toro, è stato pre-venduto da Wild Bunch a Scandinavia (Triangelfilm) e Stati Uniti (Picture House); Focus Features ha pre-venduto Doomsday di Neil Marshall a Portogallo (Lusomundo), ai paesi di lingua tedesca (Concorde), alla Grecia (Odeon) e all’interno di un contratto di tre film a Francia (SND) e Scandinavia (Scanbox).

I buyer in cerca di film per ragazzi hanno potuto, al solito, visitare lo stand scandinavo, ma il titolo più caldo dell’anno resta il film d’animazione Lotte From Gadgetville [+leggi anche:
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(cfr. article), proveniente da paesi ancora più a nord— Estonia e Lettonia— per la gioia del rivenditore di Stoccarda Sola Media.

I film in concorso non americani hanno fatto la fame durante i primi quattro giorni, anche se qualche titolo più tardo è andato meglio, come Hallam Foe [+leggi anche:
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di David Mackenzie, venduto da Independent Film Sales a Germania/Austria (Prokino), Scandinavia (Nordisk), Grecia (Rosebud) e Svizzera (Monopole Pathé); mentre Bavaria Film International ha siglato una mezza dozzina di contratti per I Served the King of England [+leggi anche:
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di Jiri Menzel, e fra questi con Grecia/Cipro (Ama Films) e tutta l’America Latina.

Alcuni film d’autore francesi di buona qualità sono stati venduti a paesi chiave, come Lady Chatterley [+leggi anche:
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, venduto da Films Distribution a Regno Unito (Artificial Eye) e Scandinavia (Future Films), e Hors de prix [+leggi anche:
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di Pierre Salvadori, venduto da Wild Bunch a Regno Unito (Icon), Stati Uniti (Samuel Goldwyn) e Scandinavia (NonStop).

“Ci sono molti più buyer da Stati Uniti e Giappone, rappresentati solo un paio di anni fa soltanto da 2-3 buyer, e ora presenti in forze”, ha sottolineato la sale executive di Nordisk Susan Wendt, che ha aggiunto: “Tutto il mondo sembra sia qui adesso”.

Una notizia eccellente per gli organizzatori dell’EFM, che, in soli due anni (dopo l’implosione del MIFED), sono riusciti ad assorbire con successo la domanda crescente dei professionisti di ricreare un mercato chiave nel calendario annuale.

“Berlino è ben organizzata, al centro dell’Europa ed è un centro culturale di rilievo”, ha detto la sale executive italiana Adriana Chiesa. “Il mercato, gestito con professionismo da Beki Probst, è sempre stato fondamentale per noi. Ora che il MIFED non c’è più, è ormai ai livelli di Cannes: il posto adatto in cui promuovere il cinema europeo”.

Le attività di pura compravendita sono state però contro-bilanciate dai continui incontri finanziari e di produzione al Martin Gropius Bau (MGB), agli uffici commerciali di Potsdamer Platz, agli hotel Ritz, Hyatt e Marriott.

Anche il caravan anti-Kosslick di Wild Bunch, costituito per l’occasione e posto tra il MGB e Potsdamer Platz, è stato affollatissimo, ennesima prova che i prodotti giusti portano traffico e denaro.

Il nuovo documentario di Morgan Spurlock, regista di Super Size Me, su Osama Ben Laden, è stato uno dei titoli più discussi e ha cementato la tendenza che vede il documentario un articolo di forte appeal commerciale. La pellicola di Spurlock, attualmente in fase di segretissime riprese, è stata pre-venduta ovunque, e in particolare nel Regno Unito (Optimum Releasing), Francia (Diaphana), Spagna (Alta Films), Germania (Kinowelt) e Scandinavia (Scanbox).

Molti altri documentari hanno riscosso grande successo presso di buyer mondiali: l’omaggio di Martin Scorsese ai Rolling Stones, nella line-up di Fortissimo, è stata acquisita da Kinowelt (Germania), Fox (Regno Unito, Stati Uniti e Australia), BIM (Italia), Wild Bunch (Francia) e Vertigo (Spagna).

Katapult Film Sales ha continuato a fare affari con Zidane: A 21st Century Portrait, venduto a Germania (Kinowelt), Spagna (Circulo) e Italia (Dolmen); Earth di BBC Worldwide è stato acquisito da Lionsgate (Regno Unito, Stati Uniti e Australia), Universum (Germania), Gaumont (Francia), Wanda (Spagna), Frenetic (Svizzera) e Prooptiki (Grecia); mentre Nordisk ha venduto Ghost of Cité Soleil di Adper Leth a Regno Unito (Revolver Entertainment) e Stati Uniti (ThinkFilm).

Un altro genere continua la sua corsa di successo: il film del brivido. Sul versante commerciale, The Orphanage del regista spagnolo Jose Antonio Bayona, co-prodotto da Guillermo del Toro, è stato pre-venduto da Wild Bunch a Scandinavia (Triangelfilm) e Stati Uniti (Picture House); Focus Features ha pre-venduto Doomsday di Neil Marshall a Portogallo (Lusomundo), ai paesi di lingua tedesca (Concorde), alla Grecia (Odeon) e all’interno di un contratto di tre film a Francia (SND) e Scandinavia (Scanbox).

I buyer in cerca di film per ragazzi hanno potuto, al solito, visitare lo stand scandinavo, ma il titolo più caldo dell’anno resta il film d’animazione Lotte From Gadgetville [+leggi anche:
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(cfr. article), proveniente da paesi ancora più a nord— Estonia e Lettonia— per la gioia del rivenditore di Stoccarda Sola Media.

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Alcuni film d’autore francesi di buona qualità sono stati venduti a paesi chiave, come Lady Chatterley [+leggi anche:
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, venduto da Films Distribution a Regno Unito (Artificial Eye) e Scandinavia (Future Films), e Hors de prix [+leggi anche:
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di Pierre Salvadori, venduto da Wild Bunch a Regno Unito (Icon), Stati Uniti (Samuel Goldwyn) e Scandinavia (NonStop).

“Ci sono molti più buyer da Stati Uniti e Giappone, rappresentati solo un paio di anni fa soltanto da 2-3 buyer, e ora presenti in forze”, ha sottolineato la sale executive di Nordisk Susan Wendt, che ha aggiunto: “Tutto il mondo sembra sia qui adesso”.

Una notizia eccellente per gli organizzatori dell’EFM, che, in soli due anni (dopo l’implosione del MIFED), sono riusciti ad assorbire con successo la domanda crescente dei professionisti di ricreare un mercato chiave nel calendario annuale.

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